ARCHEOLOGIA PREVENTIVA

Ci occupiamo della redazione di relazioni di verifica preventiva dell'interesse archeologico in sede di progetto preliminare, secondo le normative riportate nell'art. 25 del Codice degli Appalti.

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INDAGINI ARCHEOLOGICHE

I nostri servizi archeologici comprendono assistenza agli scavi e alla movimentazione terra, scavi archeologici preventivi, lettura archeologica dei carotaggi, ricognizioni archeologiche di superficie.

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ARCHEOLOGIA PREVENTIVA

Archeologia Preventiva è impegnata nel campo dell'archeologia a livello nazionale per Enti Pubblici e Privati, attraverso la sinergia di più professionisti specializzati in vari settori, le cui conoscenze garantiscono un alto livello di qualità delle nostre realizzazioni.

Tutti i nostri servizi sono sviluppati attraverso metodologie innovative e mediante softwares e strumentazioni di alto profilo tecnologico, i quali rendono le operazioni più veloci e di conseguenza permettono di offrire ai nostri clienti tempi brevi di lavorazione a costi competitivi.

Fattori entrambi importanti soprattutto in ambito urbano dove la velocità deve coniugarsi con una elevata professionalità, al fine di non danneggiare o perdere informazioni in relazione al nostro ricchissimo patrimonio archeologico e garantire alle aziende operanti sul cantiere il proseguimento dei lavori senza ritardi.

  • Assistenza archeologica
  • Relazioni valutazione di rischio archeologico (VIARCH)
  • Scavi archeologici urbani, extraurbani e di emergenza
  • Saggi archeologici preliminari
  • Lettura stratigrafica degli elevati
  • Disegno e schedatura reperti archeologici
  • Ricognizioni archeologiche
  • Ricerche storiche d'archivio
  • Sviluppo itinerari turistici e valorizzazione territoriale
  • Carte e guide archeologiche
  • Elaborazioni cartografiche in ambiente GIS

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Siamo a vostra disposizione per informazioni e preventivi gratuiti

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 Presso la Certosa di Pontignano a Siena si terrà  dal 22 al 24 aprile 2013, un Seminario internazionale di dibattito dal titolo "MIND THE GAP - Absence, invisibility and emptiness in the interpretation of archaeological and landscape evidence".

Le discussioni saranno mirate a sottolineare l'importanza del NON DATO archeologico e come sia possibile  sapere se alcune "lacune" rappresentano l'assenza di prove, l'incapacità di vedere la prova potenzialmente disponibile, la rimozione di elementi di prova che un tempo erano presenti o una reale lacuna in quello che stiamo studiando.

Fino a che punto queste lacunee minano una realistica interpretazione archeologica?

 

Presentazioni introduttive

STEFANO CAMPANA (University of Siena): Emptiness in Archaeology and the code of silence

JOHN CASEY (Independent archaeologist and numismatist): When the money is missing: case studies in the constructive use of numismatic evidence

DAVE COWLEY (RCAHMS - Royal Commission on the Ancient and Historical Monuments of Scotland): How big a gap? Some thoughts on scale, emptiness and bias

MARK EDMONDS (University of York): Necessary spaces: real and imagined emptiness in Later Prehistory

ROSE FERRABY (University of Exeter): Drawing out the gaps: Using images to explore absence in the landscape

DARJA GROSMAN (University of Ljubljana): Hidden in stone, mud and water

ROG PALMER (freelance air photo interpreter): Why are there holes in aerial data? And do we need a typology of gaps?

DOMINIC POWLESLAND (Landscape Research Centre): Mind the Gap: emptiness and empty-heads in the study of past landscapes

JAMES RACKHAM (Independent environmental archaeologist & University of Nottingham): So few pieces of the jigsaw! Just how good can our landscape and palaeoeconomic reconstructions be?

FRANK VERMUELEN (University of Ghent): Surveying an Adriatic valley: from meaningless dots to meaningful gaps

EZRA ZUBROW (University of Buffalo): Measuring Emptiness.

 

E' obbligatoria la presenza a entrambe le giornate,  ad un costo complessivo di circa € 150 a persona (deposito non rimborsabile di € 50, più resto al momento dell'arrivo).

Il Seminario è parte del Progetto ArchaeoLandscapes Europa del Programma Cultura dell'Unione Europea, gestito in questo caso dalla commissione romano-germanica dell'Istituto Archeologico Germanico a Francoforte. 

Da: www.archeolandscapes.eu